Risparmiare sulle bollette: tra trucchetti salva energia, modifiche alla nostra quotidianità per ridurre i consumi e il passaggio ad un fornitore trasparente con cui pagare di meno, cerchiamo sempre più modi per poter risparmiare sulla nostra bolletta. Anche un incentivo come il bonus bollette è sicuramente un aiuto da non sottovalutare. Vediamo insieme nel dettaglio questo bonus.
Per la casa
Se ti interessa solo un aiuto economico in ambito domestico, il bonus bollette 2023 fa al caso tuo. Ma chi può accedere a questo tipo di bonus? Ecco le caratteristiche necessarie:
- i nuclei famigliari con un ISEE al di sotto dei 15.000 € per il primo trimestre del 2023. Per il primo trimestre 2022 la soglia ISEE era 8.265 euro, innalzata a 12.000 € dal secondo trimestre 2022;
- i nuclei numerosi con almeno 4 figli e con un ISEE di 20.000 € all’anno;
- i beneficiari del Reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza;
- gli utenti in condizioni di salute problematiche che utilizzano apparecchiature elettromedicali;
- gli utenti vulnerabili, ovvero dai 75 anni in su.
Un modo per aiutare le famiglie in difficoltà, soprattutto in questo momento di aumento delle bollette.
Più nel dettaglio
Gli importi che riguardano il bonus elettrico sono così suddivisi:
- 86,1 € al mese per una famiglia composta da 1 o 2 componenti;
- 104,7 € al mese euro per una famiglia fino a 4 componenti;
- 123,3 € per una famiglia numerosa con più di 4 componenti;
Per quanto riguarda il bonus gas si parla di uno sconto per trimestre da 276,92 € fino a 1.436,12 € per famiglie composte da 4 componenti. Se invece la famiglia è più numerosa, si parla di un minimo di 440,68 € fino a 2.058€.
Per i lavoratori
Anche per quanto riguarda i dipendenti entra in gioco un bonus bollette, il quale prevede fino a 600 € di rimborso su spese di luce e gas a carico del datore di lavoro.
Spetterà a quest’ultimo scegliere se contribuire o meno alle spese di acqua, luce e gas. Un contributo che non verrà erogato in denaro, bensì in fringe benefit, ovvero dei vantaggi concessi sotto forma di beni e/o servizi, come ad esempio i buoni pasto. Chi riceverà questi benefit non è tenuto a versare alcuna imposta, e l’azienda può dedurre i relativi importi direttamente dal proprio reddito.
Ricorda: se il tuo datore di lavoro aderisce all’iniziativa, le bollette per cui puoi richiedi il rimborso devono essere riferite ai consumi di quest’anno e devono essere quelle della casa in cui vivi e lavori. Le fatture inoltre, nonostante possano essere emesse anche nel 2023, devono far riferimento a consumi di energia, acqua o gas relativi al 2022.
Di quali documenti hai bisogno per fare domanda?
Ecco il necessario:
- le bollette che certificano la spesa;
- un’autocertificazione, in cui indichi tutti i dati necessari all’identificazione, come ad esempio il numero della fattura e l’intestatario, la tipologia di utenza, l’importo pagato, la data e la modalità di pagamento;
- un’altra autocertificazione in cui attesti che non hai richiesto nessun altro rimborso, sia esso totale o parziale, ad altri datori di lavoro.
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