Sei disteso su una sdraio sotto l’ombrellone. Davanti a te il mare. Finalmente sei in ferie! Ma mentre tu ti stai rilassando sulla spiaggia, le onde del mare stanno contribuendo a produrre energia pulita. Come funziona la Wave Energy? Scopri una delle nuove frontiere delle energie rinnovabili.
Wave Energy: cos’è e come funziona
Hai presente le pale eoliche che vedi in campagna? Ora immagina le stesse turbine, ma sul fondo del mare. Il principio è lo stesso, solo che, anziché essere azionate dalla forza del vento, le pale entrano in funzione grazie alla forza cinetica dell’acqua marina. L’energia prodotta dalle onde del mare è un trend in continua crescita, una risorsa naturale che molti paesi possono sfruttare. Francia, Spagna, Irlanda, Stati Uniti, anche l’Italia, grazie alla sua posizione di vantaggio, possono studiare e progettare sistemi sempre più all’avanguardia per sfruttare questa energia rinnovabile.
Nonostante la Wave Energy sia più efficiente rispetto all’energia solare, non è però altrettanto semplice pensare a strutture che si adattino perfettamente all’ambiente marino. Corrosione delle attrezzature e difficoltà di ancorare correttamente la strumentazione sono alcuni degli ostacoli con cui gli esperti devono fare i conti. Ma gli studi continuano e i prototipi non mancano.
Wave Energy: pro e contro
Il più grande vantaggio della Wave Energy è che stiamo parlando di una fonte di energia pulita, perciò:
- non inquina, dal momento che non vengono prodotti gas nocivi e rifiuti;
- è indipendente dal petrolio, quindi non è necessario rivolgersi ai paesi che lo estraggono;
- produce grandi quantità di energia (30/40kW per metro di onda, e fino a 100 kW se scendiamo più in profondità);
- è inesauribile, a differenza dei combustibili fossili.
Tuttavia l’energia prodotta dalla forza delle onde presenta anche dei contro:
- disturbo acustico per alcune specie marine. Il generatore non è silenzioso e potrebbe condizionare l’ecosistema;
- apporta benefici solo per le città vicino alle coste. I paesi lontano dal mare devono per forza utilizzare altre fonti di energia;
- ha una funzionalità variabile a seconda del meteo. Quando piove, infatti, le onde sono meno potenti e quindi generano meno energia;
- presenta costi impegnativi sia per la riparazione sia per la manutenzione degli impianti;
Il futuro dell’energia è nelle onde del mare? Troppo presto per saperlo. Intanto rilassiamoci e continuiamo a farci cullare dal rumore delle onde. Buona estate!